Nel 1973 nasce da un’idea di Giulio Andrea Meroni Premiapri Nova di MERONI SERRATURE, che presto diventa un prodotto inconfondibile, un intramontabile classico tra le icone del design italiano. L’oggetto, che apre ogni porta in un unico gesto funzionale e immediato, è presente in tutto il mondo in oltre 10 milioni di esemplari.
A partire dal 2007 inizia la collaborazione con TERENZI, che dura diversi anni.
Linee morbide, volutamente arrotondate per eliminare gli spigoli, Premiapri Nova coniuga innovazione, ergonomia e design. Ha una forma piacevole e familiare, che ha saputo rivoluzionare il sistema di apertura delle porte.
Si tratta di un sistema brevettato che deve necessariamente conformarsi a ripetute analisi e verifiche. La nostra azienda è garante dell’altissimo standard che i laboratori internazionali hanno stabilito. Per la sua realizzazione, dunque, occorrono una progettazione meticolosa, ricerca applicata, continuo controllo della qualità: questo è l’ambiente di lavoro che possiamo offrire.
TERENZI ha realizzato la prototipazione e la pre-serie e ha avviato un’industrializzazione del prodotto a grandi lotti, corrispondente a 300.000 esemplari all’anno.
TERENZI propone al cliente le soluzioni migliori, materiali qualitativamente superiori e un know-know consolidato.
Il prodotto è disponibile sul mercato in un’ampia varietà di finiture e colorazioni, e per tanto l’azienda ha dimostrato ulteriore flessibilità produttiva nel compimento di tutte le versioni richieste.
Premiapri Nova è stato creato in tre metalli differenti – ferro zincato elettrolitico, ottone e acciaio inox AISI 304 con alcuni meccanismi interni al nucleo.
Secondo lotti di produzione programmati, il prodotto è stato realizzato per tranciatura, mediante stampo progettato internamente dall’Ufficio Tecnico e costruito nel Reparto Attrezzeria. Il ferro-trancia imbutisce in successione con sistema transfer la sagoma del pomolo e in ulteriori spostamenti le tranciature necessarie al completamento dell’azione. In 12 passaggi distinti il materiale viene deformato e lavorato fino al raggiungimento della forma ideale all’altezza della 7° stazione, la più interessante in quanto consente le operazioni finali che conferiscono all’oggetto la sua forma sferica; la superficie deve essere assolutamente liscia per conferire il massimo comfort all’impugnatura. Qui termina la deformazione dell’imbocco tramite una matrice sferoidale, che avvolge l’imboccatura del pomolo.
Gli ultimi passaggi riguardano la tranciatura del retro, la stampa del logo del cliente e, grazie a un sistema a camme, e l’apertura laterale anche della finestra, nella quale si inserisce il tasto apri-chiudi.
Le istruzioni operative e le procedure qualitative di montaggio verificano in particolar modo gli aspetti estetici e dimensionali.