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LA STORIA

Milano, Expo 2015: uno dei maggiori successi è il Padiglione Azerbaijan, concettualmente nato da VOLTAIRE LIGHTING DESIGN su richiesta di SIMMETRICO, contractor e tramite diretto con le Autorità della Ex-Repubblica Sovietica. Con la fondamentale collaborazione di HABITS, emerge il ruolo chiave di TERENZI SRL nel dare forma all'idea, concretizzandola.
Dubai, Expo 2020: il progetto viene riproposto, con TERENZI SRL che collabora alla realizzazione di parte dei numerosissimi “Tulipani” LED dell’allestimento. La scelta di inserire nuovamente questo Paese nel contesto Expo è qui giustificata, oltre che con una riuscita estetica accattivante che ne decretava il trionfo precedente – anche attraverso il “tesoro” di biodiversità presente nella località azera, nella quale esistono ben nove delle undici zone climatiche del mondo.

LE CARATTERISTICHE

Il design ha alternato tecnologie interattive e innovative a forme organiche e avvolgenti. La prima installazione che si incontra è il manifesto del padiglione, che spiega il messaggio chiave della mostra contenuto nel titolo, Seeds for the Future, e i suoi gruppi tematici.
All’ingresso si viene accolti con naturalezza in una “foresta digitale”, che integra forme organiche e tecnologie complesse. L’interazione è completamente touchless, grazie all'utilizzo del ‘Leap Motion Controller’: è un modulo ottico di tracciamento delle mani che ne cattura i movimenti con una precisione. Tutta la mostra principale è costellata di aiuole colorate che abbracciano cinque grandi alberi interattivi, mentre un fiume grafico - illustrato con i simboli iconici del Paese - percorre il tragitto espositivo, accompagnando i visitatori passo a passo verso tutte le installazioni. Delle altalene sono posizionate sotto l'albero principale, fulcro architettonico del padiglione, per invitare gli spettatori a godersi la mostra, riposarsi ed immergersi nella sua scenografia. Gli Alberi sono 5: 4 ospitano ampi video verticali mentre il quinto ospita uno schermo trasparente in realtà aumentata.

LE SOLUZIONI TECNICHE

Prodotti con stampaggio a iniezione termoplastica, composti da stelo, di altezza variabile per donare un movimento a onda, e corolla, e la stessa da due petali in policarbonato opalino, verniciato in vari colori con vernice di tipo ecocompatibile, la totalità dei ‘Tulipani’ rivela un totale inimmaginabile di dettagli: 24.000 pistilli e 24.000 stami costituiti da fibre ottiche con LED ad alta efficienza. Per il corpo illuminato, per lo stelo, la corolla e i pistilli si è optato per un policarbonato bianco opalino soft touch che attenui l’intensità della luce, verniciato con vernice ecocompatibile per materie plastiche, resistente al calore e al funzionamento continuo di ogni elemento; la fibra ottica è stata utilizzata invece per gli stami.
L’elettronica è stata messa a punto per fornire le migliori prestazioni possibili tra quantità di luce emessa e durata nel tempo. Accanto alla meravigliosa estetica, i ‘Tulipani luminosi’ esprimono e attualizzano anche una sofisticata tecnologia. L’elettronica è stata pensata per ottenere le migliori performance in termini di quantità e diffusione della luce. Indispensabile HABITS per la progettazione di questa sorgente luminosa, composta da 24 diodi assemblati su kapton, che rimane stabile con temperature di esercizio ben al di sotto delle soglie critiche (se pur accesa 24 ore su 24) in quanto avvolta su un dissipatore di alluminio ottenuto con una micro estrusione disegnata ad hoc. La sfida tecnica è stata quella di cercare di ridurre al minimo i dettagli, così da avere superfici trasparenti una volta illuminate. Le geometrie sono risultate fluide e, attraverso la trasparenza dei fiori, la luce filtra brillante.