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LA STORIA

La collaborazione tra TERENZI SRL e il duo costituito da Maurizio Galante e Tal Lancman è ormai consolidata da anni, essendo passata attraverso diverse cooperazioni che hanno investito il mondo creativo del design con progetti molto eterogenei. Questi hanno ispirato, da protagonisti, diverse edizioni della Milano Design Week di Planium, con acciai lunari e WAVE11 in ottone e rame ossidato nel 2022 e oggetti di decoro luminosi come Shadow Light nel 2023, che traggono sempre ispirazione dalla potenza cromatica delle ossidazioni; opere inserite in un contesto di funzionalismo votato all’arte, con una propria estetica raffinata che affianca al valore dei colori quello delle forme. Per quanto riguarda Table Clairière, parliamo di un tavolo che i due designer hanno pensato inizialmente nella sua struttura progettuale, per rivolgersi poi a TERENZI per quanto riguarda la sua fattibilità.

LE CARATTERISTICHE

Gli artisti hanno proposto al Mobilier national questo tavolo creativo e raffinato in fili di silicone imbrigliati. Il primo modello è stato appositamente creato dall'Atelier de Recherche et de Création du Mobilier national.
AISI 304 BA da 4 mm: questo è il materiale adottato per il pianale di Table Clairière, tagliato a laser. I piedi del tavolo sono in acciaio inox da 1 mm e sono stati acquistati da un’azienda terza.
La Croce del tavolo, la parte cioè che unisce il pianale con la struttura dello stesso, è in acciaio calamina tagliata con spessore di 4 mm. Su tutte le componenti del tavolo viene eseguita un’operazione di doratura color champagne, eseguita con l’utilizzo dei guanti per via della delicatezza dell’operazione.
I designer hanno optato per base e superfici entrambi lucidi e dorati e ornamenti tessili neri. I fili sono stati appositamente annodati a due a due in ciascun foro, partendo dal centro fino alle estremità del pianale. La "pioggia" di fili si concentra nella parte centrale del tavolo, conferendogli questo aspetto sospeso, mentre il pianale è coperto da una lastra di vetro di cristallo, posato. Per ottenere le trecce, che cadono dunque verticalmente dal pianale verso il basso con funzione decorativa suggestiva, sono stati acquistati 20 km di caucciù, tagliati a 72 cm: ogni treccia ha 4 di questi segmenti intersecati.
Il sistema di fissaggio è stato sviluppato per consentire una completa lucidatura della struttura.

LE SOLUZIONI TECNICHE

Il disegno del tavolo viene modellato in 3D e poi mandato in taglio inox con 1.5 mm (inox 441); inizialmente si partiva dunque da un disegno tecnico.
Il telaio del tavolo è tenuto insieme da 4 boccole, anch’esse dorate. All’interno ci sono tasselli fissati con viti che servono per tenere ben guidata la gamba.
L’operazione di cianfrinatura dei dadi sui pezzi piccoli, i quali poi vanno saldati alla struttura per essere assemblati, serve per riuscire a mettere le viti e collegare dunque la struttura alle gambe.

 

Crediti foto Still life:
@galeriearmelsoyer
@galeriearmelsoyersainttropez
- photograph: ©Eric Saillet